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ENGIE x COP26

Glasgow, 1-12 novembre 2021

La Conferenza delle Nazioni Unite affronta con esperti il tema del cambiamento climatico.

Il Gruppo ENGIE sostiene e partecipa attivamente alla COP26, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, che affronta con esperti, politici, ONG, rappresentanti del territorio e del business il tema del cambiamento climatico.

Le questioni legate al cambiamento climatico sono più centrali che mai.

L’ultima chiamata per il Pianeta: agire ora, insieme

Non possiamo più perdere tempo, è tempo di accelerare.

Come il report dell’IPCC (Intergovernemntal Panel on Climate Change) di Agosto ci ha ricordato, siamo lontani dal riuscire a limitare a 1.5°C – forse anche 2°C – l’innalzamento delle temperature.

Questo obiettivo era già stato sancito in occasione degli Accordi di Parigi, il trattato internazionale sul clima negoziato da 196 parti e volto a contenere l’impatto del riscaldamento globale.

Di conseguenza, la conferenza che si è aperta qualche giorno fa è e sarà decisiva, poiché esaminerà e tornerà ad affermare con maggior vigore gli impegni presi in occasione della COP21 (gli Accordi di Parigi).
Gli stati partecipanti dovranno trovare un accordo che permetta di dimezzare le emissioni globali di gas serra nei prossimi dieci anni.
In questo contesto, e con questi ambiziosi obiettivi, una cosa è chiara: dobbiamo contare sempre più sulle rinnovabili – insieme.

«Con un focus sempre maggiore sui gas green, ENGIE sta costruendo oggi i sistemi energetici a basse emissioni di CO2 di domani e siamo orgogliosi di essere membro fondatore della First Movers Coalition.
In quanto leader della transizione energetica e player industriale, ENGIE si impegna a supportare lo sviluppo di filiere competitive a zero emissioni su larga scala.
Unirsi a questa coalizione trasversale a più settori, è un passo ulteriore nell’impegno di ENGIE alle zero emissioni».

Catherine MacGregor, CEO ENGIE

Perché ENGIE alla COP26

Julia Maris ha voluto ricordare il supporto del Gruppo nella decarbonizzazione di player internazionali quali Google, Amazon, Microsoft con accordi di PPA che rendono possibile accelerare la transizione energetica.

Un recente esempio di CPPA è la partnership con Amazon per i progetti di agro-fotovoltaico a Mazara del Vallo e Paternò, che permetteranno di contribuire a decarbonizzare le sedi italiane della multinazionale grazie alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

«ENGIE partecipa alla COP26 per passare all’azione: una partecipazione volta a stringere nuove partnership che possano accelerare la decarbonizzazione di portatori di interesse pubblici e privati».

Julia Maris, Direttore CSR del Gruppo ENGIE

FIRST MOVERS COALITION: il nostro impegno come membro fondatore

Nell’ambito della partecipazione alla COP26, il 4 Novembre ENGIE si è unita alla First Movers Coalition (FMC) quale membro fondatore.

La coalizione è una partnership tra il World Economic Forum e l’Ufficio dell’Inviato Speciale Presidenziale degli Stati Uniti d’America per il Clima John Kerry.
Unendosi a questa coalizione, ENGIE vuole sostenere la domanda e l’offerta di tecnologie a basse emissioni di CO2, cruciali per ridurre le emissioni globali di e raggiungere gli obiettivi per il clima prefissati per il 2050.

Il focus sarà sui settori dove questo cambiamento risulta più complesso, e dove i gas e i combustibili green sono necessari – in particolare l’aviazione, le spedizioni marittime, le spedizioni via terra, l’acciaio – la FMC è una nuova iniziativa che ha l’obiettivo di accelerare entro il 2030 lo sviluppo su scala di processi di produzione a zero emissioni nette.

Le aziende parte della FMC si impegnano a stimolare la domanda e l’offerta nell’acquistare soluzioni a zero emissioni per una data percentuale della loro catena di valore.
Impegnandosi a rendere la First Movers Coalition un successo, e in linea con l’impegno del Gruppo di raggiungere il 100% dei propri fornitori certificati entro il 2030, ENGIE punta a stabilire chiari target per supportare la decarbonizzazione dei propri clienti e dell’economia globale.

Il Gruppo abbraccia pienamente il proprio ruolo di fornitore per settori critici dove è complesso abbattere le emissioni, in linea con le ambizioni nelle energie rinnovabili e le infrastrutture distribuite, con un target di 4GW di capacità di idrogeno rinnovabile entro il 2030.

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