ENGIE presenta il suo scenario per la Transizione Energetica in Europa al 2050

La Defense, ENGIE HQ
  • Forte di una solida presenza internazionale e di un’esperienza trasversale sulle diverse leve di decarbonizzazione, ENGIE ha condiviso a giugno 2023 la sua visione della transizione energetica in Europa e in Francia.
  • Lo scenario di ENGIE per la decarbonizzazione evidenzia l’importanza di lavorare con tutte le fonti di energia rinnovabile per assicurare la resilienza del sistema energetico e la competitività delle economie europee.

Uno scenario per l'Europa

Considerando la forte interconnessione dei sistemi energetici in Europa, lo scenario per la decarbonizzazione integra 15 paesi europei, tra cui l’Italia.

Lo scenario considera tutte le leve di decarbonizzazione che ad oggi possono contare su una tecnologia sufficientemente matura.

“La magnitudo e l’urgenza della transizione energetica, rendono questa una sfida senza precedenti per l’Europa. In ENGIE la transizione energetica è al cuore della mission aziendale, della nostra strategia e di tutto ciò che facciamo. In un momento in cui il dibattito sulla pianificazione energetica sta diventando sempre più popolare in Europa, vogliamo condividere le nostre convinzioni su ciò che crediamo sia il sentiero più realistico per raggiungerla.
Avere una transizione di successo significa raggiungere la Net Zero Carbon, assicurando che i costi per i cittadini e per le aziende siano mantenuti sotto controllo e sviluppando un sistema energetico robusto e affidabile. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale sfruttare ogni leva per la decarbonizzazione. La combinazione della molecola e dell’elettrone è la risposta a queste sfide su scala nazionale ed europea” – ha dichiarato Catherine MacGregor, Chief Executive Officer ENGIE.

Le conclusioni dello scenario

  • Tutte le leve per la decarbonizzazione attualmente in uso, così come quelle sottosviluppate, devono essere attivate per raggiungere le “Zero emissioni nette” entro 30 anni. È necessario accogliere una pluralità di soluzioni tecnologiche, senza che vi sia spazio per i dogmi.

  • Per rispettare gli impegni europei in materia di clima, è necessario intensificare gli sforzi per la conservazione e l’efficienza energetica, con l’obiettivo di raggiungere una riduzione del 34% nei consumi energetici entro il 2050, e in particolare di incoraggiare una diffusa riqualificazione energetica degli edifici.

  • Una significativa accelerazione nella crescita delle energie rinnovabili, in primis quelle elettriche (eolico e solare) è essenziale per raggiungere i target climatici europei e limitare i costi. Con una domanda di elettricità che è destinata a raddoppiare da qui al 2050, le rinnovabili dovranno coprire il 78% della domanda entro il 2035, e sino al 90% entro il 2050. In termini pratici, questo significa che la capacità di produzione da eolico e da solare dovrà aumentare di 3,5 volte entro il 2035 e di 6 volte entro il 2050. Una crescita massiva nelle energie rinnovabili sarà fondamentale, dal momento che queste fonti possono rapidamente e in maniera efficiente rispondere alla domanda in aumento collegata all’elettrificazione delle utenze finali.

  • Le tecnologie di flessibilità (stoccaggio di batteria, impianti di accumulo, turbine a ciclo combinato) giocheranno un ruolo centrale nei sistemi energetici nel contesto di sviluppo delle energie rinnovabili. Ulteriori 600GW di capacità installata devono essere sviluppati (corrispondenti a un aumento pari a 4 volte tanto la capacità attuale)

  • Il metano sarà completamente decarbonizzato entro il 2050 e sarà fondamentale per la transizione energetica. La domanda di metano verrà dimezzata in Francia e nel resto d’Europa. In Francia, il biometano giocherà un ruolo chiave e nel 2050 risponderà a due terzi della domanda energetica. Il potenziale per la biomassa in Francia è sufficiente a coprire la richiesta per biofossili solidi, liquidi e gassosi.

  • L’idrogeno decarbonizzato e le molecole prodotte dall’idrogeno (e-molecole) giocheranno un ruolo cruciale nei trasporti e per alcuni usi industriali. La domanda per l’idrogeno e le e-molecole, guidata dal bisogno di decarbonizzare i trasporti di carichi pesanti e le industrie più energivore – aumenterà di 8 volte entro il 2050 (75% per i trasporti e il 25% per i settori industriali più difficili da decarbonizzare, come ad esempio le acciaierie). Almeno la metà di questo idrogeno sarà prodotto localmente.

  • Avremo un incremento massivo degli investimenti nelle infrastrutture energetiche, mentre le infrastrutture esistenti per il gas potranno essere adattate, a un costo limitato, a un mix energetico carbon-free. Minimizzando i costi della transizione energetica, risponderanno a sfide come i picchi di domanda e la flessibilità dei sistemi energetici.

Le raccomandazioni del Gruppo

Sulla base di questa analisi di lungo periodo, ENGIE contribuisce al dibattito pubblico con alcune raccomandazioni rivolte ai decisori pubblici europei:

► Sviluppare energia e gas rinnovabili: stabilizzare il quadro degli investimenti, accelerando la connessioni alla rete e il rilascio dei permessi necessari per i progetti;

► Facilitare lo sviluppo dell’industria dell’idrogeno: finalizzare il framework regolatorio europeo, disponendo clausole per un riesame rapido; assicurare che i fondi pubblici siano garantiti rapidamente e finanziare la conversione delle infrastrutture del gas;

► Sviluppare capacità di flessibilità: sviluppare modelli di remunerazione appropriati (per interruzioni, batterie, cicli combinati, etc.), accelerando il rilascio delle autorizzazioni necessarie per questi progetti;

► Massimizzare il potenziale del biometano, attivando tutte le leve disponibili: assicurare che vi sia un meccanismo di supporto effettivo per la produzione in Francia e in Europa;

► Decarbonizzare il settore edile, supportando tutte le soluzioni: sviluppare connessioni per favorire reti di riscaldamento sostenibili, incluso da geotermia; prioritizzare l’uso di biometano per gli edifici e l'adozione di soluzioni ibride (pompe di calore, pompe di calore ibride, caldaie di backup, etc.);

Per la decarbonizzazione dell'industria: accelerare l’impiego di energia da recupero termico altrimenti dispersa nell'ambiente, rendere i finanziamenti sostenibili, mantenere l'impiego a livello locale di biomassa quale fonte di energia rinnovabile.

Il Gruppo continuerà a giocare un ruolo attivo nel dibattito, per aiutare ad assicurarsi il successo collettivo di una transizione energetica affidabile, sostenibile ed efficiente da un punto di vista economico.

Ulteriori dettagli circa lo scenario sono disponibili visitando il sito del Gruppo ENGIE.